TORINO (8 gennaio 2025) – Oggi la procuratrice generale Sara Panelli in udienza in corte d’appello di Torino ha replicato agli avvocati di Stephan Schmidheiny .
di Sara Panarella
Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny è imputato per la morte di quasi 400 persone, lavoratrici e lavoratori dello stabilimento Eternit di Casale Monferrato. Secondo la procuratrice, la decisione di chiudere lo stabilimento di Casale solo nel 1986 quando l’amianto venne inserito nella lista dei materiali “sicuramente cancerogeni” per l’essere umano, non fu trascuratezza ma decisa volontà di privilegiare l’utile prodotto dallo stabilimento.
Dopo la procuratrice hanno preso la parola gli avvocati delle parti civili: associazioni, cittadini e 6 comuni del casalese più Casale Monferrato. Ma se fu “interesse o ignavia”, come ha sintetizzato Maurizio Riverditi, avvocato di parte civile, lo deciderà la corte.
La camera di consiglio è prevista per il 17 febbraio, poi arriverà la sentenza. La procura ha chiesto l’ergastolo.
Last modified: Gennaio 8, 2025