ITALIA (23 gennaio 2025) – Stellantis investirà, non a Torino ma negli Stati Uniti. Elkann ha incontrato Trump ancora prima del giuramento di quest’ultimo e adesso Antonio Filosa, il CEO di Jeep, responsabile di tutto il mercato USA e forse, presto, anche di tutto il Gruppo, scrive ai dipendenti americani.
di Sara Panarella
“Il nostro presidente John Elkann ha incontrato il presidente Trump per condividere il nostro entusiasmo per il suo forte impegno nei confronti dell’industria automobilistica statunitense e per tutto ciò che ciò significa per l’occupazione americana e per l’economia in generale“, questo è il messaggio di Filosa ai circa 66.000 dipendenti americani del gruppo suddivisi su 12 stabilimenti per l’assemblaggio, sei per i motori, tre per la trasmissione e sette per la lavorazione meccanica.
Gli investimenti, di cui non si conosce ancora l’entità, sono destinati agli stabilimenti Belvidere, di Toledo e di Kokorno e sono stati condivisi con il sindacato dei metalmeccanici americano, la UAW – United Auto Workers, e Filosa rassicura sulla volontà di collaborare con loro.
Trump nel corso della campagna elettorale ha lasciato intravedere la possibilità di imporre dazi sulle auto prodotte all’estero fra il 200 al 500%, diciamo un protezionismo forte per difendere l’industria dell’auto americana, che secondo il neopresidente è stata da Biden.
Il commento della Fiom Cgil a queste decisioni: “in Italia gli investimenti promessi, comunque insufficienti, non sono ancora arrivati, e i lavoratori di molti stabilimenti stanno ancora vivendo una pesante cassa integrazione“. Il segretario nazionale Samuele Lodi aggiunge inoltre come “mentre Elkann vede Trump, il governo Meloni non ha ancora convocato le parti a Palazzo Chigi come abbiamo più volte richiesto“.
Il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uiliano, auspica quindi che “l’impegno profuso da Stellantis negli Usa venga ora preso anche in Europa e in Italia“.
Last modified: Gennaio 23, 2025