TORINO (giovedì 20 giugno 2024) – Dopo nove anni dai fatti, si avvia verso la conclusione in tribunale a Torino un processo per violenza sessuale denunciato da una cassiera di una sala scommesse. L’imputato, un frequentatore abituale dell’agenzia, è accusato di aver molestato pesantemente la donna in due occasioni, nel settembre e nell’ottobre del 2015. Secondo le accuse, l’uomo si sarebbe avvicinato improvvisamente al viso della donna per baciarla e, in un’altra occasione, l’avrebbe afferrata con forza infilando una mano tra le sue natiche e facendole pressione sulle parti intime. La pm Lisa Bergamasco ha chiesto una condanna a un anno e due mesi di reclusione.
Di Daniel Caria
Durante una delle ultime udienze, l’avvocato difensore Andrea Giordana ha chiesto alla vittima come fosse vestita al momento dell’aggressione, spiegando poi nell’arringa che tale domanda era necessaria per capire le modalità del contatto con l’aggressore, esprimendo allo stesso tempo solidarietà alla vittima.
L’imputato ha sostenuto di non essere lui l’aggressore, affermando che si trattava di un caso di scambio di persona. In aula, ha negato di riconoscersi in un video che lo ritrarrebbe nella sala scommesse quel giorno, sostenendo di non avere né quei capelli né le orecchie a sventola. Inoltre, ha negato di riconoscersi nella foto segnaletica che gli fu scattata.
La vittima, assistita dall’avvocata Michela Ancona, denunciò l’aggressione pochi giorni dopo gli episodi e riconobbe l’imputato in una fotografia. Nonostante la denuncia immediata, la donna è stata ascoltata formalmente dalla polizia giudiziaria solo nel 2023. Le forze dell’ordine avevano comunque già recuperato il filmato dell’incidente nell’immediatezza dei fatti.
Il processo si avvicina alla conclusione, con la decisione finale che potrebbe mettere fine a una lunga attesa per giustizia sia per la vittima sia per l’imputato.
Last modified: Giugno 20, 2024
