TORINO (martedì 28 gennaio 2025) – Moni Ovadia è intervenuto ieri all’incontro organizzato da Fondazione Merz DS Torino e ANPI Nizza Lingotto, con l’adesione delle sezioni ANPI Grugliasco, Forno Canavese, Bianca Guidetti Serra-Giovanni Pesce e Avigliana. “Ricordare la Shoah per fermare il genocidio in Palestina” questo è il titolo dell’evento di ieri che ha visto una sala piena e ancora tantissime persone in attesa. Un intervento deciso, diretto, senza mezzi termini.
di Sara Panarella
“Il Giorno della Memoria ha fallito. È diventato una ricorrenza dedicata alla falsa coscienza, alla retorica e all’ipocrisia. Ricordare l’orrore nazi-fascista e le vittime dell’Olocausto è fondamentale, ma questo ci dovrebbe trasmettere il dovere di lottare contro ogni forma di oppressione. Oggi si deve ricordare la Shoah volgendo lo sguardo al presente, con il popolo palestinese che soffre e lotta contro il tentativo di essere sterminato“.
Ovadia continua: “Israele è guidato da un governo sionista che sta perpetuando un genocidio sotto gli occhi di tutti, con il favore della politica occidentale. Il sionismo fa rima con colonialismo, razzismo e segregazione. E ciò che lo apparenta al nazismo è la disumanizzazione, in questo caso dei palestinesi, per cui si legittima ogni forma di prevaricazione, compreso gli omicidi, portati avanti in modo sistemico e crudele. Perché il nuovo presidente degli Stati Uniti, Trump, ha perdonato i crimini dei 600 mila coloni in Cisgiordania? Ciò che mi fa più male è che i sionisti utilizzano la Shoah in modo strumentale“.
Ovadia non è troppo fiducioso sul fututro della situazione palestinese e israeliana ma conclude l’intervento con un messaggio comunque positivo: “Chi ha interiorizzato l’Olocausto, chi ha capito il senso del Giorno della Memoria, sa da che parte stare, ovvero con il diritto internazionale. In questo senso mi auguro che i Paesi europei trovino la forza di muovere della sanzione verso Israele, come è stato fatto per la Russia“.
Last modified: Gennaio 28, 2025