TORINO (29 ottobre 2024) – L’ufficio postale di corso Casale è uno dei cinque che Poste Italiane ha deciso di chiudere.
di Sara Panarella
I residenti vicini alla sede di corso Casale si stanno mobilitando per esprimere la propria contrarietà alla decisione presa da Poste Italiane. Allo scopo hanno iniziato una raccolta firme a cui si può aderire andando a firmare al centro Incontro di corso Casale 212, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17.
Oltre alla sede di corso Casale 196, gli altri uffici postali decentrati con le ore contate si trovano in via Nizza 8, in via Francesco Giuseppe Guicciardini 28, in via Verres 1/A e via alla Parrocchia 3/A. Quest’ultima si trova in zona Cavoretto, circoscrizione 8 il cui presidente Massimiliano Miano esprime piena contrarietà alla chiusura dell’ufficio di via Alla Parrocchia. “Sarebbe, una decisione drammatica. Negli ultimi anni i servizi essenziali nel borgo collinare di Cavoretto si sono pressoché azzerati. Dapprima con la chiusura dello sportello Bancomat di Intesa Sanpaolo, oggi con la più che probabile conferma di chiusura dell’unico ufficio postale“.
Contrarietà alla chiusura degli uffici postali è stata espressa anche dal Consiglio comunale di Torino che ha approvato ieri due ordini del giorno – il primo a firma Andrea Russi, il secondo vede come primo firmatario Pietro Tuttolomondo.
L’ordine del giorno del Consiglio “invita a promuovere un confronto con Poste italiane al fine di garantire la continuità ed il potenziamento degli uffici postali evitando chiusure o riduzioni di orario e a favorire azioni che garantiscano una presenza equilibrata degli uffici postali in città, sia il centro cittadino sia le aree periferiche, con la possibilità di poter realizzare nuove progettualità, come il progetto “Polis”, anche nei comuni con più di 15000 abitanti includendo il Comune di Torino”, questo viene riportato dal comunicato stampa emesso dalla città di Torino al termine della seduta.
Last modified: Ottobre 29, 2024