ITALIA (15 gennaio 2025) – Questo pomeriggio alle ore 15 verrà celebrato il funerale di Furio Colombo, grande giornalista, conosciuto in particolar modo per essere stata la voce dall’America della Rai.
di Sara Panarella
Nato a Chatillon, si laureo in Giurisprudenza a Torino ma iniziò presto a dedicarsi al giornalismo divenendo giornalista professionista nel 1967 quando si ritrovò a documentare la Guerra dei 6 giorni in Sinai.
Con Umberto Eco fu tra i fondatori del Gruppo63, docente universitario negli anni Settanta e alla fine degli anni Ottanta iniziò la sua lunga stagione americana, corrispondente per La Stampa da New York, in seguito per La Repubblica e per la Rai.
A New York fu anche direttore dell’Istituto di cultura dal 1991 al 1994e docente alla Columbia University, alla New York University e alla University of California di Berkeley.
Ha diretto l’edizione italiana della New York Review of Books, la rivista L’architettura. Cronache e storia fondata da Bruno Zevi, e Nuovi Argomenti con Dacia Maraini.
Parlamentare per tre legislature per i Ds L’Ulivo e il Pd, dove ha corso anche come candidato alle primarie da leader, nel 2001 fu nominato direttore della rinata L’Unità, esperienza conclusa bruscamente nel 2005.
Nel 2009 fondò con Antonio Padellaro e Marco Travaglio Il Fatto Quotidiano.
“Furio Colombo è stato una grande firma del giornalismo italiano e un parlamentare di lungo corso. Un fine conoscitore della scena geopolitica internazionale. Con il suo lavoro d’inchiesta ha raccontato per la Rai uno spaccato attento e scrupoloso dell’ultimo secolo“, la Rai ha espresso così il suo cordoglio per la scomparsa del giornalista e politico.
Il suo primo libro è stato L’America di Kennedy nel 1964), la più recente Sulla pace. La guerra in Ucraina e l’eterno dilemma, con Vittorio Pavoncello nel 2022.
È autore della legge che istituisce il Giorno della memoria per la Shoah il 27 gennaio