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L’Haka degli All Blacks a Torino, ecco cosa ha significato

TORINO (25 novembre 2024) – Gli All Blacks hanno vinto, quasi una conferma ma gli italiani ci hanno provato, ed è stata una bella partita. L’unica meta conquistata è stata una conquista per tutto il pubblico che ha esultato e accettato comunque la supremazia neozelandese.

di Sara Panarella

Una partita aspettata e ammirata a partire dalla danza tradizionale che gli All Blacks eseguono sempre prima di entrare in campo. Proprio quell’Haka però sembra che in patria abbia causato varie polemiche a causa del messaggio lanciato da colui che ha dato il via all’Haka, quel TJ Perenara che era all’ultima sua partita con la nazionale neozelandese. Il capo allenatore degli All Blacks, Scott Robertson, da parte sua ha fatto sapere che Perenara aveva discusso con lui, prima della partita, dei concetti che sarebbero stati espressi utilizzando l’haka. “TJ ha ottenuto il diritto di chiamare l’Haka, c’è una parte, all’inizio, che viene chiamata con le sue parole. Ha deciso di dirlo, ed era un suo diritto“. “Toitū te mana o te whenua, toitū te mana motuhake, toitū te tiriti o Waitangi” si traduce come “la sovranità della terra rimane, la sovranità del popolo rimane, il Trattato di Waitangi rimane” questo il messaggio di Perenara a sostegno delle proteste per il Trattato di Waitangi hīkoi. Il Trattato di Waitangi venne stipulato nel 1840 tra la Corona britannica e i capi di circa cinquecento tribù maori.

Secondo una proposta di legge recentemente presentata, si vorrebbe estendere il trattato a tutti i neozelandesi. Perenara ha voluto così schierarsi contro questa proposta in accordo a 42 mila persone che hanno intrapreso la “hīkoi mō te Tīriti” -marcia per i diritti, approdando dopo mille chilometri e nove giorni è approdata davanti al Parlamento della capitale Wellington.

In un’intervista a Sky Sport, subito dopo la partita torinese, Perenara aveva sottolineato che l’hīkoi “ha mostrato l’unità di Aotearoa. Per noi, poter riconoscere l’unificazione del nostro popolo, di tutto il nostro popolo, non solo dei tangata whenua, ma dei tangata katoa di Aotearoa, è qualcosa di importante per noi e per me“.

Il leader dell‘Act Party David Seymour, l’architetto della legge sui principi del trattato, invita Perenara a leggere con attenzione la legge sui principi del trattato: “Dice che tutti abbiamo ‘nga tikanga katoa rite tahi’ – gli stessi diritti e doveri. E tutti abbiamo ‘tino rangatiratanga’, il diritto all’autodeterminazione, non solo i Maori“.

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Last modified: Novembre 25, 2024
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