TORINO (25 giugno 2024) – La scorsa notte la Mole Antonelliana si è illuminata a ricordare il decimo compleanno dalla nomina dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato a Patrimonio Unesco dell’umanità.
di Sara Panarella
Il via libera definitivo arrivò dieci anni fa, precisamente il 22 giugno 2014, durante la riunione del comitato dell’Unesco riunito a Doha, nel Qatar.
La nomina venne così spiegata: “i paesaggi culturali vitivinicoli del Piemonte di Langhe-Roero e Monferrato sono una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. La loro storia è testimoniata dalla presenza di una grande varietà di manufatti e architetture legate alla coltivazione della vite e alla commercializzazione del vino. I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato costituiscono inoltre un esempio eccezionale di interazione dell’uomo con il suo ambiente naturale: grazie ad una lunga e costante evoluzione delle tecniche e della conoscenza sulla viticoltura si è realizzato il miglior adattamento possibile dei vitigni alle caratteristiche del suolo e del clima, tanto da diventare un punto di riferimento internazionale. I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica“.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato sono il 50° sito italiano premiato dall’importante riconoscimento.
Last modified: Giugno 25, 2024