TORINO (6 novembre 2024) – Lo sciopero ferroviario di ieri non è sicuramente passato inosservato. Indetto per 8 ore ha provocato ritardi e intoppi fino a sera.
di Sara Panarella
L’accoltellamento del capotreno a Genova, ora dimesso dall’ospedale con una prognosi di 14 giorni, ha rappresentato un ulteriore episodio di violenza contro il personale ferroviario che ha spinto i sindacati a chiedere misure concrete per la sicurezza. L’a.d. di Trenitalia, Luigi Corradi, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera l’ha definita “un’aggressione inaccettabile“.
Sempre in commissione l’amministratore delegato ha poi illustrato l’avvio di alcune iniziative per la protezione del personale. Tra queste l’uso di bodycam, sistema utilizzato in via sperimentale in Emilia Romagna, e con possibile ampliamento a livello nazionale, e l’installazione di telecamere su tutti i nuovi treni.
Un settore, quello dei trasporti provato non solo dalla sicurezza ma anche dal contratto e che entrerà nuovamente in agitazione domani. Tantissimi i disagi attesi visto che non saranno previste neppure le fasce di garanzia. Una nota del sindacato Filt Cgil precisa che “tale scelta, che la legge sullo sciopero prevede possa essere usata una sola volta nel corso della vertenza nazionale, rende ancora più chiara la drammatica emergenza che vive il settore. Non si tratta di uno sciopero che chiede soltanto il rinnovo del Ccnl, scaduto dal 31 dicembre 2023, ma vuole provare ad aprire nel Paese una riflessione su un sistema di mobilità collettiva che rischia gradualmente di sparire ormai non più solo nelle zone a bassa domanda ma anche nei medi centri urbani e nelle grandi città“.
Una protesta che nasce per affermare che il problema del trasporto è strutturale. Sempre il sindacato: “Assenza di risorse adeguate e mancanza di politiche di programmazione producono un modello di mobilità sempre più incapace di intercettare le necessità della cittadinanza. La carenza oramai strutturale di personale operativo, che si traduce in tagli del servizio, comporta il peggioramento delle condizioni lavorative e un aumento esponenziale degli episodi di aggressione per i lavoratori e le lavoratrici front line“
A proclamare lo sciopero nazionale di 24 ore venerdì sono Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal, Ugl-Fna.
Last modified: Novembre 6, 2024