Scritto da 12:04 am Torino, Attualità

Il Pride tra la difesa dei diritti e le polemiche

TORINO (15 giugno 2024) – Con lo striscione del coordinamento con lo slogan “D’amore e di lotta” è partito il corteo del Torino Pride 2024.

di Sara Panarella

Migliaia di persone hanno sfilato insieme dietro a 18 carri. Tra loro anche Vladimir Luxuria e il sindaco di Torino Lo Russo.

La manifestazione anche quest’anno è stata in grado di muovere persone differenti sull’onda della gioia e dell’entusiasmo così come in passato ma, nonostante tutto è stata al centro di alcune polemiche. L’associazione torinese Treno della Memoria, che ogni anno organizza viaggi ad Auschwitz per l’olocausto, durante il Pride ha sventolato bandiera palestinese. “La lunga frequentazione dei campi di concentramento ci permette di riconoscere il genocidio ed è quanto sta succedendo a Gaza“, ha dichiarato Andrea Tua, militante del Treno della Memoria, seduto lato passeggero sul carro in marcia “ne abbiamo discusso per un anno e abbiamo deciso di includere nel Pride la resistenza palestinese“.

Un punto del documento politico legato al Pride esprime bene la posizione: “Siamo a fianco delle comunità LGBTQIA+ di tutti i paesi in guerra, e particolarmente vicini alle comunità palestinese, ucraina e russa così come siamo a fianco delle comunità coinvolte dai conflitti in ogni parte del mondo. Chiediamo un cessate il fuoco immediato che ponga fine al massacro che sta sterminando la popolazione di Gaza e condanniamo l’occupazione illecita che, fin dai primi insediamenti, Israele porta avanti nei territori palestinesi“.

Questa presa di posizione ha allontanato dal Pride alcune associazioni come l’organizzazione queer Keshet Italia per alcune minacce ricevute a cui si è affiancata l’Associazione Adelaide Aglietta, che ha stigmatizzato la politicizzazione della manifestazione che risponde così: “Il Coordinamento Torino Pride non cita né riconosce solidarietà alle persone LGBT ebree e israeliane e annovera solamente quelle palestinesi, facendo ancora sentire gli ebrei non graditi anche a una manifestazione come questa che dovrebbe essere di tutti“. Solidali con l’Aglietta e quindi assenti dal Pride sono state: +Europa Torino, Radicali Italiani, Italia Viva Torino, Associazione Marco Pannella di Torino, Associazione Italia Israele, Gruppo Sionistico Piemontese, con il supporto della Comunità Ebraica di Torino e dell’UGEI – Unione Giovani Ebrei d’Italia.

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Last modified: Giugno 17, 2024
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