ESTERI (martedì, 18 febbraio 2025) – Una delegazione russa e una statunitense si sono incontrate oggi a Riad in uno dei palazzi della famiglia reale saudita. Assente invece l’UE. Secondo il Ministro degli Esteri russo Grushko “scopo della politica europea non era quello di permettere che il conflitto si concludesse con l’uso di mezzi politici e diplomatici, ma di continuarlo fino alla vittoria completa sulla Russia. Ciò esclude qualsiasi ruolo dell’Unione Europea e dei paesi europei nei prossimi negoziati, che ci auguriamo avranno luogo, sulla risoluzione del conflitto in Ucraina e nei dintorni “.
di Sara Panarella
Di diverso avviso sul ruolo UE è Marco Rubio, il segretario di Stato Usa alla guida della delegazione statunitense che dice che “anche l’Europa ha imposto sanzioni e quindi anche l’Europa dovrà sedersi al tavolo dei negoziati ma prima di tutto dobbiamo mettere fine a questo conflitto e Trump è l’unico leader al mondo che può riuscirci“. Le sanzioni sono quelle alla Russia naturalmente e Rubio continua sostenendo che tutte le parti in causa dovranno “fare concessioni” affinchè il conflitto possa terminare.
E nonostante il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, presente al tavolo dica che gli incontri sono andati bene sembra, secondo quanto affermato da agenzie di stampa russe, che abbia aggiunto che sarà improbabile che l’incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump si possa svolgere la prossima settimana.
Una prima bozza di accordo viene però definita dalla stampa internazionale come “accordo capestro”. In cambio di ampi territori lasciati alla Russia stabilirebbe sull’Ucraina un rapporto di tipo semi-coloniale in base ad un conto da 500 miliardi di dollari come compensazione degli aiuti inviati dall’amministrazione Usa all’Ucraina in questi tre anni di guerra.
Un modello che vedrebbe gli Usa implicati direttamente nella gestione dei porti e di altre infrastrutture fino al controllo di quei giacimenti di idrocarburi non situati nelle regioni orientali orientali ormai occupate da Mosca.
La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock ha però cercato di contenere fiducia e sfiducia: meglio secondo lei non sopravvalutare questi colloqui che rischiano solo di dare più potere a Putin. Importante, secondo la ministra è “stabilire un contatto” e gli europei devono “mantenere la calma”. Secondo lei Donald Trump punta sulla disruption, e ciò richiede agli europei di essere “calmi, chiari e sicuri di sé, pronti a difendere i nostri valori e interessi”.
Last modified: Febbraio 18, 2025