TORINO (10 ottobre 2024) – E’ arrivata la nuova sentenza della Corte d’Appello di Torino per il caso del pandoro “Pink Christmas” griffato Chiara Ferragni. La sentenza ha confermato come la società Balocco abbia attuato una pratica commerciale scorretta a danno dei consumatori. Ne danno notizia Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, che sulla vicenda hanno avviato un’azione inibitoria dinanzi alla giustizia torinese.
di Sara Panarella
La Corte d’Appello ha rigettato il ricorso d’appello della società dolciaria, che aveva impugnato la decisione del Tribunale di Torino dello scorso aprile. La sentenza, che accoglieva le richieste delle tre associazioni, aveva confermato la “pratica scorretta” messa in atto da Balocco riguardo al pandoro “Pink Christmas” e la comunicazione ingannevole legata alla campagna di beneficenza associata al prodotto.
La sentenza ha ribadito che il prezzo maggiorato del pandoro “Pink Christmas”, rispetto al pandoro Balocco di equivalente composizione e peso, poteva far credere ai consumatori che il sovrapprezzo fosse destinato al progetto di beneficenza, sebbene fosse destinato anche a coprire i costi per l’uso del marchio Chiara Ferragni, il packaging speciale e altri elementi decorativi.
“Questa vicenda – ha concluso Codacons – rappresenta una lezione amara: quando il marketing supera i limiti della trasparenza, le conseguenze possono essere devastanti, non solo per le aziende come Balocco, ma anche per le celebrità che prestano il proprio volto e la propria immagine“.
La Balocco risponde: “Le accuse sono infondate”.
Last modified: Ottobre 10, 2024