TORINO (16 ottobre 2024) – Maxi perquisizione, ieri nel carcere di Torino. Impiegati 160 agenti e unità cinofile arrivate da Genova, Ivrea e Vercelli per un controllo non più eseguito da tanto, troppo tempo, per mancanza di personale.
di Sara Panarella
Secondo il comunicato del sindacato di polizia penitenziaria Osapp, nel blitz sono stati trovati quattro smartphone, proibiti in carcere, tre con schede sim, delle chiavette USB, alcune sbarre di ferro da cui erano stati ricavati coltelli rudimentali, una spranga lavorata a uncino, sul modello di un piede di porco oltre a sostanze stupefacenti.
Soddisfazione è espressa dall’Osapp: “Finalmente si presta attenzione alla sicurezza di tutti in carcere ricordando le quarantotto aggressioni ad agenti della penitenziaria a Torino da inizio anno con settantotto feriti“, l’ultima dei quali a fine settembre.
Non così soddisfatto il garante regionale Bruno Mellano: “Sicuramente hanno ragione i sindacati che si felicitano per il corretto e lineare esito, così il garante . Avrei voluto poterlo fare anch’io se fossi stato messo in condizione di seguire direttamente l’intervento. Non mi resta che sperare in un tempestivo ritorno alla normalità, con la progressiva riapertura dell’istituto e delle tante attività sospese o rinviate“. Tra queste anche lo spettacolo teatrale aperto al pubblico per il festival della legalità.