TORINO (2 giugno 2024) – “La Resistenza vive, Free Gaza” è ciò che si può leggere sullo striscione appeso sulle impalcature della vecchia stazione di Porta Susa.
di Sara Panarella
Lo striscione è stato appeso prima della partenza del corteo nazionale previsto per le ore 14 con partenza proprio dalla piazza della stazione.
La mobilitazione è stata annunciata dopo l’inchiesta City della Digos che ha individuato i presunti responsabili delle devastazioni del corteo del 4 marzo 2023 durante una manifestazione in solidarietà ad Alfredo Cospito. Devastazioni non in senso descrittivo ma inteso come reato: lo dice il tribunale del Riesame, confermando le contestazioni sollevate ad alcuni attivisti dell’ala insurrezionalista italiana, tra cui i principali leader dell’anarchia torinese. Il corteo di marzo sfociò in una guerriglia urbana, che provocò danni per oltre 630 mila euro, con il lancio di pietre e martelli che distrussero le vetrine dei locali posti sulle strade attraversate dal corteo .
Si stima che siano circa duecento le persone che stanno partecipando alla mobilitazione convocato anche per dire no al carcere duro del 41bis e all’ergastolo ostativo. Cospito è stato sottoposto per anni al regime del 41bis.
Last modified: Giugno 2, 2024
